Importanti novità nel sistema di invio delle bollette di telefonia fissa della Tim. A partire dal 1° aprile le fatture telefoniche non verranno più emesse mensilmente ma ogni 8 settimane. Mentre nel caso degli abbonamenti a offerte a servizi il canone da pagare sarà calcolato ogni 28 giorni.


Si tratta di due cambiamenti sostanziali nel rapporto tra la compagnia telefonica italiana e la sua clientela. Cambiamenti che non sono stati accolti molto favorevolmente dall'associazione Federconsumatori secondo cui è “necessaria una seria azione di contrasto alle modifiche unilaterali dei contratti. Invochiamo un provvedimento deciso da parte dell’Antitrust in contrasto a questo intollerabile strumento di cui ormai le aziende abusano per modificare in corso d’opera offerte e promozioni. Una condotta che incentiva un continuo gioco al rialzo, un esempio negativo di concorrenza al contrario, con le altre aziende che, presto o tardi, si allineano alle modifiche apportate (emblematico è l’esempio della telefonia mobile)”.
Con le due importanti novità relative alle scadenze delle bollette per linea fissa, inoltre,ci sarà anche un aumento dei costi, come spiegato peraltro nella comunicazione informativa della stessa Tim: “si determinerà un incremento del costo delle offerte pari all’8,6% su base annua e al tempo stesso il minor numero di fatture porterà un risparmio fino a 20 euro all’anno (se ricevi ancora la fattura cartacea e utilizzi i bollettini postali come strumenti di pagamento)”.

Tutti coloro che non intendono accettare la variazione "potranno - prosegue la nota informativa - recedere dal Contratto o passare ad un altro fornitore senza costi, dandone comunicazione scritta entro il  31 marzo 2017 a TIM, all’indirizzo postale indicato sulla fattura e sulla Carta dei Servizi o via fax al numero gratuito 800.000.187 specificando come oggetto: “modifica delle condizioni contrattuali”. Per tale comunicazione – spiega Tim – non è obbligatorio l’invio tramite raccomandata A/R e nel caso di invio tramite fax è comunque necessario allegare una fotocopia del documento d’identità del cliente titolare del contratto da cessare”.

Si tratta di un rincaro da parte della Tim con una modifica unilaterale del contratto, del tutto arbitraria, contro la quale le associazioni dei consumatori si batteranno per un intervento risolutivo da parte dell’AGCOM, l’Autorità per la telefonia e le comunicazioni.

 

da Legaconsumatorilazio.it


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I provvedimenti di definizione dell'Autorità

  • Delibera n. 13/24/CIR
    Definizione della controversa M.M./ PostePay S.p.A./Vodafone Italia S.p.A. (GU14/636264/2023)
  • Delibera n. 12/24/CIR
    Definizione della controversia DPA Autotrasporti/Wind Tre S.p.A./TIM S.p.A. (GU14/621817/2023)
  • Delibera n. 11/24/CIR
    Definizione della controversia M.B./Eolo S.p.A. (GU14/616646/2023) e M.B./TIM S.p.A. (GU14/616658/2023)

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